Quanto sta accadendo all’Economia italiana è anche
conseguenza di una forma di aggressione all’Italia che nell’ultimo ventennio ha
utilizzato il Potere della Rete (internet). Invisibili, incomprensibili per i
più, i tentacoli dei sistemi di gestione della conoscenza sono entrati in
Italia, così come in tutti i Paesi raggiungibili da Internet. In Italia, però,
i tentacoli della piovra più intelligente del mondo, gestita da multinazionali
estere (ovviamente), hanno pescato molto più che in ogni luogo del mondo. Hanno
pescato e imbrigliato nella “loro” rete assetata di capitali il grande malloppo
miliardario dei Beni Culturali, del Sistema Turistico, del mondo
Agroalimentare, Tessile, Editoriale e molto, molto di più. Un capitale così
prestigioso da rappresentare il più noto e incontestato Brand che nel pianeta è
sinonimo di valore: il Made in Italy. La politica italiana ha certamente molte
colpe dovute all’inestinguibile male della presunzione dell’arroganza, ma
quella di avere consentito prima e favorito poi la gestione della sua anima
stessa a società estere, è la colpa più grande che non trova assoluzione.
Parliamo di centinaia di miliardi e negli anni di migliaia di miliardi che una
indegna gestione del nostro capitale culturale ha ceduto e di conseguenza ha
perso. Con essi, centinaia di migliaia di posti di lavoro. L’incapacità di
sostenere progetti innovativi in questa direzione, è il secondo gravissimo
peccato che non potrà trovare assoluzione e che ha causato la diaspora delle
intelligenze da una Nazione – l’Italia – che paradossalmente grazie solo alla
diaspora dalla propria terra, sta arricchendo il mondo di capacità ed
esperienze tra le più sofisticate e innovative. Tutto ciò è fisiologico, lo
insegna l’antropologia. Ma oggi abbiamo bisogno di fare soldi seriamente e in
tutta fretta. Nel salotto di “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa il
Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto una grande verità: il mondo è
cambiato e la rete in questo cambiamento con la comunicazione, il modo di
relazionarsi e di combattere le moderne battaglie, sono frutto della visione di
persone alle quali quasi nessuno, in principio, ha dato credibilità. Pensiamo a
Stive Jobs e alla Apple, a Google, a Microsoft, a Expedia, Booking.com, etc,
etc. Noi tutti viviamo in un grande buco nero che si chiama Google: una
mostruosa falla nell’economia italiana che si presenta con la dignità di un
motore di ricerca per vederci qualsiasi cosa paghi un posizionamento in prima
pagina, al posto della verità. Così facendo ad essere messa in discussione è la
Verità e con essa la Qualità, anche quella della vita se quando l’utente che ad
esempio cerca cibo sano, il motore di ricerca ti propone pasticche per
dimagrire o altro, dannose alla salute. Ogni etica muore in questo buco nero
che fagocita e gestisce conoscenza solo ed esclusivamente per fare soldi.
Poiché abbiamo preso ad esempio un motore di ricerca qualsiasi, possiamo dire
che la tesi di chi scrive è oggi suffragata, dall’Autority europea che ha
ottenuto che Google scriva che essa è una “società” e in quanto tale fa
business. Non è molto ma è già qualcosa avvisare l’utente che nel fare una
ricerca deve sapere preventivamente che il frutto della sua ricerca può essere
non ciò che è vero ma ciò che paga.
Sul punto non si può che essere in armonia con quanto
recentemente dichiarato da Elia
Valori che esce allo scoperto – visti i tempi – per rendersi
promotore di una necessità impellente: maggiore
attenzione verso una
“cultura” dell’Intelligence. Attenzione!,
ciò non significa che la nostra Intelligence non sia tale, anzi! Ne siamo
orgogliosi. La riflessione è grandangolare e include ciò che rappresenta dati
incontrovertibili e che appartengono ad una cultura assolutamente moderna come
lo è la Rete con i suoi sofisticati utilizzi rivolti anche alla produzione di
economia. Oggi una semplice “App” che offre un discreto servizio può
essere scaricata tranquillamente da 100 milioni di utenti e se essa è
scaricabile ad un euro incassa 100 milioni di Euro. Il tutto anche in
pochissimi giorni. Sono stati raggiunti record da 1 miliardo. Immaginiamo solo
negli ultimi 10 anni quante royalty (miliardi), anche del valore di decine di
euro come quelle dei servizi per il Turismo, sono state versate dalle Aziende
italiane per la vendita, ad esempio, dei posti letto. Il clamoroso fallimento
della piattaforma del turismo del Governo italiano www.italia.it è la
certificazione dell’incapacità del sistema politico italiano che ha disposto e
gestito questo spreco. Oltre 50 milioni di Euro per ottenere il nulla. Cosa
centra in tutto questo l’Intelligence? Ad evitare il peggio.
Come tutte le cose anche l’Intelligence, però, è
correlata alla politica italiana che ci dice di guardare le stelle ma non
riesce neanche a vedere il dito che le indica. Dunque, a chi non vede neanche
il proprio dito com’è possibile chiedere di avere una visione lungimirante per
dare spazio all’intelligenza dell’Innovazione perché essa produca economia?
Abbiamo parlato di Agenda Digitale. Propongo il ritorno all’Abbecedari
digitale. Torniamo a scuola. E’ meglio. Riuscire ad amministrare “con
intelligenza” il nostro grande Patrimonio Culturale potrebbe ancora evitarci
una caduta fatale. L’Italia di oggi è come una Madre che per sopravvivere deve
nutrirsi della creatura che ha nel suo ventre. Come fare? Trovare il coraggio
di dare spazio a chi ha idee e capacità. Gli uomini dell’Intelligence, sono
certo, sanno dove trovarli. La politica, se intende dimostrare che ha volontà,
riconosca di non essere capace. Figli, fratelli e sorelle, cugini e nipoti,
amanti e simpatizzanti, non sono più sufficienti. Oggi, allo stato attuale, non
più. Se Montezemolo, dico Montezemolo, ha compreso che un passo indietro
sarebbe stato utile al bene della Ferrari simbolo del Made in Italy, chiunque
può ritenere che un pizzico di umiltà non sia lesiva del proprio onore bensì un
bene per se stessi e per la Nazione.
Ora qualche dato perché possiamo
riflettere insieme. Sono relativi allo scorso anno. Meditate politici,
meditate:
Google: 50,17
miliardi di Dollari di fatturato – 10, 73 miliardi di dollari utile netto –
53.546 dipendenti
Apple: 156,508
miliardi di Dollari di fatturato – 41,733 miliardi di dollari di utile netto –
72.000 dipendenti
Microsoft: 73,72
miliardi di fatturato – 16,97 miliardi di dollari utile netto 94.000 dipendenti
Oracle: 37,1
miliardi di fatturato – 10 miliardi di dollari di utile netto – 105.000
dipendenti
Intel: 53
miliardi di dollari di fatturato – 11.miliardi di utile netto – 104.77
dipendenti
E-bay: si sa
solo che opera sul mercato telematico di ben 38 Paesi
Pay pal: circa 300
milioni di conti attivi in 192 paesi del mondo e rappresenta circa il 36% di
fatturato della sua proprietaria e-bay. In ogni caso parliamo di cifre
superiori a 100 miliardi di dollari anno
A
cura di Fabio Gallo
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